La Tormalina

La tormalina è uno dei minerali più piacevoli ed è molto diffusa in natura, può essere definita in maniera generica come un borosilicato di alluminio contenente quantità variabili di magnesio ferro e metalli alcalini. La sua composizione chimica, quindi, è molto complessa e non può essere espressa facilmente con una formula, la forma dei cristalli è in prevalenza prismatica, (in genere a sezione triangolare), piramidale o tabulare.

Sono state ritrovate tormaline di tutti i colori, incolori, nere e zonate sia in senso longitudinale, sia in zone concentriche, in numerose località del mondo. I principali giacimenti di tormalina si trovano in: Afghanistan, Brasile, India, Kenya, Madagascar, Mozambico, Namibia, Nepal, Nigeria, Sry Lanka, Tanzania, USA, Zambia, Zimbabwe. Il gruppo delle tormaline comprende varie specie mineralogiche, classificate in categorie in base alla loro composizione, poiché queste varietà di tormaline non possono essere distinte con esattezza in base alla densità e agli indici di rifrazione, si definiscono semplicemente tormaline con la descrizione del colore. Alcune tormaline, opportunamente tagliate, possono presentare l’effetto ottico del gatteggiamento (banda luminosa che si intensifica a seconda dell’incidenza della luce). La tormalina trova anche impiego in alcune applicazioni industriali, dove viene sfruttata per il suo effetto piezoelettrico.

Furono gli Olandesi, a partire dal 1700, a commercializzare in Europa le tormaline ed in questo periodo fu coniato il loro nome, che deriva dal termine singalese “turamali” che significa “qualcosa di piccolo proveniente dalla terra”. Secondo antiche credenze sognare la tormalina assicura successo, mentre possederla facilita le amicizie, rende più desiderabili le donne e rallegra lo spirito.
É uno dei minerali più apprezzati sia dai collezionisti che da orafi e gioiellieri quando si incontra in qualità da taglio. Si possono trovare campioni di eccezionale trasparenza, dimensioni notevoli e con una larga ricchezza di colorazioni.

COLORE: Tutti

DUREZZA: 7 – 7,5 (scala di Mohs)
INDICE DI RIFRAZIONE: n. Ω 1,619-1,675 n.ε 1,603-1,643
BIRIFRANGENZA: da 0,016 a 0,032
CARATTERISTICHE OTTICHE: Birifrangente, uniassica
PLEOCROISMO: Forte dicroismo nelle pietre trasparenti
FLUORESCENZA UV: Solitamente nulla o lieve

Il setting geologico della Tormalina “Paraiba” (Brasile)

La geologia del nordest del Brasile è abbastanza complessa. Questa regione, conosciuta come provincia Borborema, consiste principalmente di migmatiti e gneiss Archeani e del primo Proterozoico, e di rocce ignee e metamorfiche del tardo Proterozoico. Datazioni radiometriche indicano che parecchi episodi di deformazione regionale hanno avuto luogo in questa provincia geologica, producendo un ampio metamorfismo, pieghe, faglie a cui si aggiungono periodi di magmatismo di tipo granitico. Il più recente di questi cicli tettonici, tra 650 e 480 milioni di anni, è riferito alla orogenesi Brasiliano/Pan-Africano. Questo sistema tettonico a scala continentale si estendeva nell’Africa centro occidentale (intorno alla Nigeria), dato che questi eventi geologici si verificarono prima della separazione del Sud America dall’Africa. Numerosi corpi granitici e le pegmatiti associate si formarono durante le ultime fasi di questa orogenesi, tra 510 e 480 milioni di anni orsono.

Le pegmatiti mineralizzate sono confinate principalmente nelle formazioni Seridò e Equador. Le pegmatiti di Bordorema formano corpi tabulari, lentiformi o filoniani che variano da decine a centinaia di metri in lunghezza, e qualche decina di metri in spessore. Le pegmatiti più estese hanno una mineralogia abbastanza semplice, con feldspati, quarzo e mica (muscovite e biotite). Le più piccole, ma più numerose, sono più complesse, internamente zonate, ed hanno un tipico nucleo interno di quarzo (a volte rosa). Hanno una mineralogia molto varia spesso con minerali di elementi rari e di qualità gemma (berillo, spodumene, cassiterite, granato… ), che ne hanno fatto una ricchezza mineraria. In alcune aree, gran parte del feldspato, in entrambi i tipi di pegmatite, è stato alterato a caolino bianco. Il processo di caolinizzazione appare più forte nelle pegmatiti a sud della città di Ecuador (comprese quelle di Mina da Batalha), mentre i feldspati sono quasi inalterati a nord (Mulungu, Alto dos Quintos). La caolinite si è formata dopo la cristallizzazione delle pegmatiti e dei minerali in esse presenti, e non è legata alla presenza del rame. L’origine del rame nella tormalina è tuttora sconosciuta, ma si ritiene che possa provenire da rocce sottostanti ricche in rame, e inglobate dal magma granitico da cui si sarebbero generate successivamente le pegmatiti.