Il nome topazio deriva probabilmente da una località di ritrovamento, l’isola di Zabargad (Mar Rosso), chiamata anticamente “Topacos”, anche se non è mai stato accertato che le pietre rinvenute in quest’isola fossero realmente topazi. La gamma dei colori del topazio è estremamente varia, la natura ci offre cristalli incolori trasparentissimi che i brasiliani chiamano “gocce d’acqua”, cristalli gialli, spesso con forti toni, fino a pietre con colorazione quali arancio, rosa, violetto e l’azzurro, che raramente presenta tonalità intense.
Il topazio cristallizza nel sistema rombico in cristalli prismatici, è fragile in quanto presenta sfaldatura perfetta secondo la base del cristallo, questo è importante perché qualunque colpo secco può causare brutte fessure lungo i piani di sfaldatura o persino la rottura della pietra. In genere tutti i topazi hanno una discreta brillantezza e lucentezza, proprietà favorite dall’elevata durezza, l’alta trasparenza di queste gemme è dovuta invece a una scarsità di inclusioni visibili ad occhio nudo, anche se con una lente a 10X o un microscopio si possono osservare delle bellissime bifasi o trifasi, ovvero piccole cavità appiattite contenenti due o tre stati della materia (liquido, solido e gas) e delle cavità più grandi riempite da liquido.
L’area di estrazione di questi preziosi e ricercati preziosi è rimasta senz’altro il Brasile, nella regione mineraria di Minas Gerais, soprattutto da quando i giacimenti dell’Unione Sovietica sono stati sfruttati quasi completamente. Altri giacimenti si trovano in Australia, Germania, Madagascar, Messico, Namibia, Nigeria, Pakistan, Russia Sry Lanka, Stati Uniti e Ucraina. L’estrazione viene ancora oggi effettuata disgregando la roccia con potenti getti d’acqua, che separano i cristalli dagli altri materiali molto più compatti, nella miniera di Capao do Lana vengono disgregate ogni giorno, approssimativamente, 900 tonnellate di roccia che fruttano una media di circa 9 chilogrammi di topazio dei quali soltanto una piccola percentuale fornirà gemme di alta qualità. Mediamente la miniera di Capao produce circa 50 carati di topazio “imperiale” per ogni tonnellata di roccia disgregata.
Il topazio può essere sottoposto a trattamento termico oppure a irraggiamento, infatti molti dei topazi azzurri che si trovano in commercio sono gemme incolori che, dopo aver subito un trattamento per irraggiamento e successivo riscaldamento, acquistano il colore azzurro-blu. Di solito le gemme naturali di questo colore non hanno colorazione molto intensa, mentre quelle trattate assumono una gamma di blu che sicuramente hanno molto riscontro sul mercato.
Nell’antichità la varietà azzurra di topazio proprio per il suo colore veniva ritenuto simbolo della contemplazione e dell’animo costante, tranquillo e temprato a tutte le avversità; avrebbe inoltre frenato le passioni, l’ira, la lussuria e avrebbe combattuto la malinconia; veniva inoltre ritenuto in grado di guarire gli appestati.
DATI TECNICI
FORMULA CHIMICA: Al2Sio4(F,Oh)2
DUREZZA: 8 (scala di Mohs)
DENSITA’: da 3,50 a 3,56
INDICE DI RIFRAZIONE: n.alfa 1,609-1,629 n.gamma 1,618-1,639
BIRIFRANGENZA: 0,009
CARATTERERISTICHE OTTICHE: Birifrangente Biassico, segno ottico positivo
PLEOCROISMO: Da lieve a forte
FLUORESCENZA: Gialla verde, gialla arancio
SPETTRO: Nei topazi contenenti cromo è visibile un lieve assorbimentoa 682 nm